On. Angela Napoli
Roma – Il comitato civico Natale De Grazia ha scritto una lettera al Presidente ed a tutti i membri della Commissione parlamentare antimafia, per esprimere la propria soddisfazione per la costituzione del Comitato parlamentare d’inchiesta sulle “navi dei veleni”, ma allo stesso tempo ha espresso la propria indignazione per la mancata nomina dell’on. Angela Napoli nel nuovo organismo istituzionale.
La nascita del comitato – tanto auspicata, quanto necessaria – può svolgere un importante ruolo nella ricerca della verità sulla possibile esistenza nei fondali del mar Mediterraneo di navi cariche di rifiuti particolarmente pericolosi per la salute umana. Ma tale compito può essere assolto con efficacia solo se al suo interno vi sono uomini e donne dalle indiscutibili qualità morali e davvero desiderosi di conoscere fino in fondo la verità.
L’on. Angela Napoli si è distinta, nella sua attività parlamentare e in qualità di componente della commissione Antimafia, per il suo coraggio e la sua fermezza nel contrasto alla criminalità organizzata. E’ stata tra le promotrici di una commissione d’inchiesta sulle navi dei veleni e si è sempre battuta per far luce su una triste vicenda che vede coinvolti soprattutto i mari che bagnano la regione Calabria.
Pertanto, pur consci del ruolo esercitato dai partiti nella scelta dei componenti delle varie commissioni, i volontari del Comitato De Grazia, espressione della società civile, hanno chiesto di integrare l’on. Angela Napoli nella comitato d’inchiesta sulle “navi dei veleni”.
Amantea, 2 aprile 2010
…………………………………….segue il testo della lettera:
Al Presidente
della Commissione parlamentare
di inchiesta sul fenomeno
della criminalità organizzata
mafiosa o similare
Oggetto: Costituzione comitato d’inchiesta sulle “navi dei veleni”.
Richiesta nomina dell’on. Angela Napoli.
Giuseppe Pisanu, presidente Commissione Antimafia
Gentile Presidente,
abbiamo appreso dalla stampa che la Commissione da lei presieduta ha costituito un comitato d’inchiesta sulle “navi dei veleni”.
Esprimiamo soddisfazione per la costituzione del nuovo organismo, perché è in linea con quanto da noi auspicato, cioè che le istituzioni facciano chiarezza e cerchino la verità su una vicenda che vede vittime i cittadini. Sono questi ultimi infatti, ad esser costretti a vivere in ambienti contaminati da rifiuti pericolosi che le industrie produttrici non intendono smaltire legalmente e, per questioni economiche, ne affidano lo smaltimento illecito a faccendieri senza scrupoli, spesso legati alla criminalità organizzata, che li interrano nei territori che circondano le città o peggio ancora li seppelliscono in mare, lontano da occhi indiscreti, difficilmente individuabili e recuperabili.
Ci sono molti elementi, raccolti nei documenti ufficiali di varie commissioni parlamentari o nei dossier delle associazioni ambientaliste, che testimoniano che il traffico dei rifiuti via mare sia una certezza. Come è verosimile l’inabissamento in mare di navi cariche di scorie. A quanto pare però fino ad oggi, nessun Governo, nessuna Istituzione italiana, fatta eccezione qualche magistrato coraggioso ma isolato, ha inteso far luce seriamente su tali traffici che interessano la Calabria più di ogni altra regione d’Italia.
Riteniamo che il comitato d’inchiesta possa svolgere un ruolo fondamentale nella ricerca della verità, se è vero che spesso il traffico dei rifiuti si coniuga con altre attività delle organizzazioni criminali, su cui codesta Commissione indaga da anni.
Riteniamo, inoltre, che le istituzioni per funzionare bene necessitino, soprattutto, di uomini integerrimi che abbiano davvero a cuore la ricerca della verità. Non una verità “di comodo”, ma la verità fondata sui fatti.
Un lavoro serio e trasparente svolto in questi termini, che abbia quale fine il bene pubblico, può far ritornare quella doverosa e necessaria fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Pertanto, auspichiamo che i membri scelti per far luce su questa vicenda siano mossi da sete di verità e giustizia, qualità che noi cittadini calabresi riconosciamo in pochi uomini e donne delle istituzioni.
Certamente una delle parlamentari che racchiude in se queste qualità è l’on. Angela Napoli, che è stata tra i promotori di una commissione d’inchiesta sulle navi dei veleni. E’ stata attenta a molti problemi della nostra Regione, tra i firmatari di mozioni bipartisan sulla vicenda delle navi dei veleni, ed ha contrastato, con coraggio, la criminalità organizzata denunciando le cosche e i loro politici di riferimento, con prese di posizioni decise e concrete. Ha affermato pubblicamente che se lo Stato vuole ha i mezzi e le informazioni per giungere alla verità anche sul traffico dei rifiuti e sulle “navi a perdere”.
Per questa ragione ci chiediamo come mai l’on. Angela Napoli non sia stata nominata a far parte del comitato d’inchiesta sulle navi dei veleni.
Non vogliamo entrare nel merito politico di tale scelta. Sappiamo che è demandato ai partiti il compito di scegliere i propri rappresentanti nelle commissioni, ma siamo certi che l’on. Napoli potrebbe dare un grosso contributo al nascituro Comitato d’inchiesta anche per la sua conoscenza della Calabria e delle storie più oscure di questa regione.
Purtroppo in Parlamento e anche nella Commissione che lei presiede vi sono dei componenti – che potrebbero far parte del Comitato d’inchiesta – che hanno criticato sia il lavoro svolto dai magistrati calabresi che si sono occupati delle navi dei veleni, sia le altre istituzioni che hanno cercato di far luce sul caso. Altri che hanno “bollato” la civile manifestazione nazionale del 24 ottobre 2009 ad Amantea, per dire “Basta ai veleni”, come una manifestazioni di “estremisti” danneggiatori del territorio, propagandasti di una parte politica, senza vederla per quella che era in realtà: una protesta civile per chiedere di essere liberati dai rifiuti tossici e da chi con essi ci avvelena.
Non era una semplice propaganda politica e noi che ne siamo stati i promotori lo possiamo certificare. Abbiamo invitato tutti a partecipare, senza distinzione di credo e di colori.
La nostra astensione dal prendere una posizione pubblica alle recenti competizioni elettorali regionali è testimonianza che le nostre battaglie non avevano fini elettorali, né erano fomentate dai partiti.
Anche alla luce di tutto questo, ci sentiamo legittimati a manifestare il nostro dissenso per l’esclusione dell’on. Angela Napoli dal Comitato d’inchiesta sulle navi dei veleni ed a chiedere che la stessa venga comunque chiamata ad integrare lo stesso organismo dal momento che ha acquisito “sul campo”, più di tanti altri, conoscenze e meriti che le hanno fatto conquistare la fiducia di tutti i calabresi che chiedono verità sulla tragica vicenda.
Ai cittadini di questa Regione la verità non fa paura, anzi, vogliono conoscerla perché intendono liberarsi definitivamente dal sospetto di abitare nella discarica d’Italia e d’Europa e dai rifiuti che ne infestano il territorio, mettendo in pericolo la salute pubblica.
Sperando che accolga il nostro invito, porgiamo a Lei ed a tutti i membri della Commissione distinti saluti e auguri di buon lavoro.
Amantea, 30/03/2010
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