Archivio

Archivio per giugno 2010

Terra venduta – Così uccidono la Calabria

4 giugno 2010 Commenti chiusi

Terra venduta – Così uccidono la Calabria

il reportage di Claudio Cordova dai luoghi dei veleni (Laruffa Editore). Sabato 5 giugno la presentazione al Palazzo della Provincia di Reggio Calabria

Dal torrente Oliva di Cosenza alla Pertusola di Crotone, da Cosoleto, nella Piana, a Melito di Porto Salvo, nella ionica, e, ancora, i segreti affondati nel mare, gli atti giudiziari, le dichiarazioni dei pentiti, i dati ufficiali dei dipartimenti sanitari, le cifre di denaro attorno ai traffici illeciti di rifiuti e quelle delle morti per malattia sul territorio.

Terra venduta – Così uccidono la Calabria – Viaggio di un giovane reporter sui luoghi dei veleni”, del giornalista Claudio Cordova per Laruffa Editore, è un’inchiesta diretta e coraggiosa che analizza i fatti e li intreccia a numeri spaventosi che descrivono una regione alla mercé della ’ndrangheta e attanagliata dalle malattie.

Le cosche, con alleanze impensabili e connivenze occulte, muovono un malaffare da milioni di euro. E uccidono il territorio sul piano dello sviluppo e, fatto ancora più grave, sotto il profilo della salute pubblica.

Cordova ripercorre, con razionalità rigorosa e stile avvincente, i misteri insoluti delle navi avvelenate, della Pertusola, dei traffici d’armi, su rotte internazionali che, inevitabilmente e misteriosamente, finiscono per ritornare in Calabria. Soprattutto dà voce alla gente, ai comitati costituiti per chiedere la verità, alle storie individuali.

Informazioni e notizie puntuali, suffragate da riscontri documentali, dagli atti della Commissione parlamentare sui rifiuti, della DIA, di Legambiente e della magistratura, con una spietata e coraggiosa denunzia di omertà, omissioni, inerzie, negligenze dovute a pressioni di poteri occulti e a interessi enormi decisi a difendere i proventi illeciti con ogni mezzo, nessuno escluso (F. Imposimato).

Il libro, che gode del Patrocinio morale del Forum Nazionale dei Giovani e si avvale della prestigiosa prefazione del magistrato Ferdinando Imposimato, sarà presentato sabato prossimo, 5 giugno, alle ore 17, presso la sala del Palazzo della Provincia, a Reggio Calabria.

Oltre all’autore, interverranno: Omar Minniti, consigliere provinciale – Luigi De Sena, vicepresidente Commissione Parlamentare Antimafia – Angela Napoli, componente Commissione Parlamentare Antimafia – Giusva Branca, direttore responsabile Strill.it – Andrea Iurato, delegato Forum Nazionale dei Giovani – Nuccio Barillà, dirigente nazionale Legambiente – Roberto Laruffa, editore. Coordina Maria Teresa D’Agostino (Ufficio Stampa Laruffa).

AAAAAAAAA

aaaaaaa

aaaaaaaaaa

Claudio Cordova

Nota biografica dell’autore – Claudio Cordova, nato nel 1986, giornalista, vive a Reggio Calabria. Ha lavorato per diverse testate locali e da anni è redattore del giornale on line Strill.it, occupandosi di cronaca nera e giudiziaria. Per Laruffa ha già pubblicato, insieme a Giusva Branca, il volume “Reggina 1914-2008 – La storia”.

Categorie:Attività del Comitato Tag:

Aiello (CS) nel prossimo fine settimana raccolta firme per la Campagna Referendaria ‘Acqua Pubblica’

2 giugno 2010 Commenti chiusi

5-6-7 Giugno si firma in Piazza Municipio.
Promotore dell’iniziativa il comitato civico “Valle Oliva. Terre a perdere” di Aiello Calabro.

Tanti comitati e associazioni locali hanno aderito alla Campagna referendaria per scongiurare la privatizzazione di un bene essenziale per la vita, come l’acqua. Sul basso Tirreno cosentino il comitato civico Natale De Grazia ha già raccolto centinaia di firme, molte delle quali già consegnate vidimate e complete di certificazione elettorale, ai referenti regionali del Forum Nazionale dei movimenti per l’Acqua, il coordinamento calabrese “Bruno Arcuri”.

Uno dei comitati più attivi e che con il “De Grazia” ha condiviso esperienze comuni, è il comitato “Valle Oliva-Terre a Perdere” di Aiello Calabro, nato nei giorni della protesta per la scoperta di rifiuti pericolosi nel’alveo del fiume Oliva, che prima di sfociare nel mar Tirreno nei pressi di Amantea, attraversa vari comuni tra cui Aiello Calabro, sul cui territorio recentemente, nell’ambito delle indagini sullo smaltimento illecito di rifiuti nella vallata dell’Oliva condotte dalla procurda di Paola, sono state scoperte vaste aree in cui risultano seppelliti rifiuti molto pericolosi, fanghi industriali, provenienti quasi certamente da fuori regione, contaminati da metalli pesanti.

Il comitato "Valle Oliva" alla manifestazione di Amantea del 24 ottobre

“In occasione della Campagna Referendaria per l’Acqua Pubblica (iniziativa annunciata sulla Gazzetta Ufficiale Seri Generale N. 76 del 1 Aprile 2010) il Comitato Civico “Valle Oliva. Terre a perdere”, insieme al Comitato Civico “De Grazia” di Amantea,- si legge in una nota del comitato Aiellese – effettuerà la raccolta di firme ad Aiello Calabro, in piazza Municipio, nei giorni: sabato 05, domenica 06 e lunedì 07 giugno 2010 dalle ore 10:00 alle ore 15:00 e dalle ore 17:30 alle ore 20:00″.

Anche i cittadini di Aiello potranno dare un incisivo contributo alla raccolta firme che ha già superato il quorum necessario (500mila firma) a livello nazionale,per poter indire i referendum. Anche in Calabria è stato oltrepassato l’obiettivo minimo stabilito in 24mila firme. Ma resta importante proseguire l’iniziativa per far conoscere la problematica e sensibilizzare la cittadinanza a partecipare al referendum che prossimamente sarà indetto. Sarà quella la tappa più importante. Se si riuscirà a portare alle urne la maggioranza degli elettori italiani, saranno abrogate le norme che prevedono la gestione privata dell’acqua, sarà sancito che  l’acqua è un bene comune privo di rilevanza economica, e pertanto deve stare fuori dalle logiche del mercato, per evitare che privati senza scrupoli se ne possano appropriare per realizzare dei profitti.

Info: comitato.valleoliva@gmail.com

02 giugno 2010

Comitato Civico Natale De Grazia

Categorie:Attività del Comitato Tag:

A Lamezia “Scorta civica” per i magistrati antimafia

1 giugno 2010 Commenti chiusi

Organizzato dalle Scorte civiche Calabresi, di Caltanissetta e Palermo un sit-in di solidarietà ai magistrati vittime di atti intimidatori

I ragazzi della Scorta Civica insieme a Bruni, Spadaro e Vitello con "l'Agenda Rossa"

Anche Lamezia Terme dice NO alla mafia.

Nella mattinata del 29 Maggio scorso associazioni, cittadini, studenti e anche istituzioni politiche di diverso schieramento si sono ritrovati davanti al Palazzo di Giustizia, in un sit-in organizzato dalla Scorta Civica Calabria-Caltanissetta- Palermo, e insieme si sono stretti in un abbraccio di solidarietà attorno a quei magistrati impegnati quotidianamente nella lotta alla criminalità e per questo vittime di atti intimidatori. «Eroi da proteggere e sostenere finché sono ancora vivi» li hanno definiti gli organizzatori dell’iniziativa, come il Procuratore Salvatore Vitello, il Presidente della sezione penale del tribunale lametino Giuseppe Spadaro, il Procuratore Pierpaolo Bruni della Procura di Crotone. Magistrati  che s’impegnano quotidianamente nella lotta alla mafia e per la difesa della Costituzione.

Il ruolo delle Scorte civiche, “costola” delle movimento delle Agende Rosse,  fondato da Salvatore Borsellino,  nella speranza di far luce sulle stragi di Palermo, in cui persero la vita il fratello Paolo ed il giudice Falcone, è quello di cercare di far capire alla società civile che è ora che ogni singolo cittadino faccia la propria parte per garantire l’incolumità ai magistrati antimafia, per far sentire loro che i cittadini apprezzano il delicato lavoro che svolgono. «Noi prima di essere magistrati siamo uomini, – ha affermato il presidente Spadaro – uomini che fanno sempre più fatica a spiegare ai loro cari il perché dei loro silenzi, delle loro assenze da casa e dei loro sacrifici per un mestiere sempre più ingrato, anche e soprattutto per le continue denigrazioni a cui i nostri familiari sono costretti ad assistere, quasi fossimo noi giudici i criminali. Sono un uomo, sono un uomo-giudice» La sua è stata una commozione che ha toccato tutti i presenti che si sono lanciati in un lungo applauso per questo servitore dello Stato costretto a subire minacce, non solo rivolte a lui personalmente ma anche ai suoi bambini. «La famiglia non c’entra, – ha detto con forza Spadaro – la famiglia non si tocca. Un vero uomo non si sarebbe mai permesso, i figli non c’entrano».

«Ma vi conviene vivere così? – ha chiesto il Procuratore Vitello rivolgendosi agli uomini di mafia – Ma che vita fai? continuamente immerso nel terrore che la cosca rivale possa trucidare te e la tua famiglia. Ma ha senso vivere così? Pensate che si possa acquisire rispetto mancando di rispetto alla collettività? È un falso rispetto: la gente vi odia. Questo sit-in è anche per chi sta dalla parte mafiosa: sono tutti invitati a cambiar vita, convertendosi a vivere serenamente la libera democrazia italiana».

«Questa partecipazione – ha detto il magistrato crotonese Pier Paolo Bruni – significa che la Calabria sta sviluppando gli anticorpi per reagire a questa tremenda malattia che è la criminalità organizzata. Questi ragazzi sono la testimonianza del fatto che la società calabrese è un organismo sano che sa e vuole reagire».

Si, erano soprattutto giovani ad affollare piazza della Repubblica a Lamezia. Rragazzi che sventolavano bandiere e striscioni delle associazioni antimafia, ma sopratutto tante agende rosse al cielo in memoria di quell’agenda sottratta dall’auto di Paolo Borsellino il giorno del suo attentato e che conteneva tante verità sulla criminalità e sui legami della Mafia con pezzi delle istituzioni. «Oggi abbiamo creato un nuovo ponte dello stretto, – hanno dichiarato i componenti della Scorta civica calabrese insieme a quelle di Palermo e Caltanissetta – quello della legalità e della resistenza alle critiche, resistenza ai sistemi collusi, al “puzzo del compromesso”. Siamo ovunque, siamo “piccole” gocce in tutta Italia, perché verità e giustizia sia fatta per le stragi di Falcone e Borsellino e per tutte le vittime di mafia. E per far sì che questi magistrati-uomini non debbano più sentire solitudine, sappiano gli “uomini” di mafia, che ogni volta che minacceranno uno di questi veri uomini, minacceranno anche noi. Noi della scorta civica resteremo uniti insieme a loro.”

Una risposta a quel luogo comune che definisce i Calabresi gente omertosa, incapace di stare dalla parte delle persone oneste, e la Calabria come una regione rassegnata e incapace di arrabbiarsi difronte alle brutture di questa terra. “E’ nelle scelte quotidiane che si costruisce il cambiamento. – Affermano le “Agende rosse” – e fortunatamente noi abbiamo degli esempi da seguire come il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Caltanissetta Giovanbattista Tona, come il Procuratore aggiunto alla procura di Palermo Antonio Ingroia, come il Procuratore della Repubblica di Caltanissetta Sergio Lari e il Procuratore di Reggio Calabria, Giuseppe Pignatone – a cui va la nostra solidarietà e vicinanza per le minacce subite nei giorni scorsi –, come il Procuratore della Procura di Paola Bruno Giordano che nonostante pochi mezzi e uomini, nonostante le minacce, gli attacchi e i rischi continuano a lottare per noi”.

«Chiunque può contribuire attivamente a rendere migliore la nostra società – sono le parole di Salvatore Borsellino – Se l’antimafia diventa un patrimonio “collettivo”, allora colpire un singolo giudice non sarà più conveniente per la criminalità organizzata. E come diceva, esattamente mio fratello Paolo : “Se la gioventù le negherà il consenso anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come in un incubo.”

Lamezia Terme 29 maggio 2010

Categorie:Attività del Comitato Tag: