Cittadini in piazza per parlare di beni comuni. Tra i temi trattati la gestione dell’acqua e dei rifiuti oggetto di proposte di leggi di iniziativa popolare.
Aiello Calabro, 5 giu. 2013 – Domenica 7 luglio ad Aiello Calabro in piazza Municipio alle ore 18.30 si terrà l’iniziativa dal titolo “Ambiente Bene Comune”, per parlare di acqua, bonifica e rifiuti. Ne parleranno Francesco Saccomanno, del comitato Bruno Arcuri, Gianfranco Posa, del comitato civico Natale De Grazia e Flavio Stasi, comitato regionale campagna Legge Rifiuti Zero.
Bene comune non è solo il titolo dell’incontro ma soprattutto una visione della gestione del patrimonio pubblico e dei servizi. In una regione quale la Calabria, in cui la difesa dell’ambiente è un tema fondamentale, diventa sempre più necessario parlare di beni comuni mettendo in correlazione diversi aspetti della difesa del territorio.
E’ importante parlare di acqua pubblica in una regione i cui gli impianti e la gestione dei servizi essenziali come l’acqua sono relegati – senza soluzione di continuità – alla speculazione privata. Per questo sarà presentata la legge regionale d’iniziativa popolare per la ripubblicizzazione del servizio idrico.
Da affrontare anche il tema della perenne gestione dei rifiuti che ci confina in questa situazione emergenziale che ha caratterizzato gli ultimi anni e della mancanza di un sistema integrato che punti al riciclo ed alla riduzione del rifiuto invece che puntare sull’incenerimento e sulle mega-discariche (vedi le linee guida regionali del prossimo piano rifiuti).
In Calabria sono molte le aree avvelenate dai rifiuti tossici o da bonificare. Non possiamo dimenticare infatti il problema della Jolly rosso e del torrente Oliva. Da anni, infatti, il problema delle bonifiche continua ad essere attuale perché non affrontato adeguatamente.
Non è un caso che due dei temi, di cui si discueterà, siano corredati da due legge di iniziative popolari, a sottolineare la sempre maggiore partecipazione pubblica che si sta costruendo. I 16 anni di commissariamento all’emergenza ambientale e la gestione della Sorical hanno evidentemente dato delle risposte fallimentari alla gestione del bene comune. Proprio in questo filone di commistione di malaffare e cattiva gestione, che mira al perseguimento di interessi di solo tipo economico e non sociale, si può leggere anche la questione dell’inquinamento da rifiuti tossici e la mancata bonifica degli altri siti inquinati.
Gli organizzatori auspicano la presenza di istituzioni, associazioni e soprattutto dellla cittadinanza.
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