Il dolore per una terra martoriata
Ci hanno tolto tutto!
Con la salute, una prospettiva di vita, la dignità, il mare, la nostra cucina, il nostro senso di ospitalità, le nostre montagne, la nostra terra, i nostri sorrisi, il lavoro,…. la libertà, l’aria!
Si, l’aria… perché manca il respiro adesso….
Manca per il dolore che provo per questa mia terra martoriata e offesa, manca per l’amarezza che sento nell’anima, per l’ingiustizia che la mia gente subisce, manca per la rabbia che viene fuori dal cuore, cuore orgoglioso… da calabrese!
manca per l’incomprensibile e colpevole indifferenza di ministri, sottoministri, onorevoli, segretari, parlamentari, politici.
Manca perché il male che ci hanno fatto è un crimine che non trova definizione sul
vocabolario! E’ la fine di un territorio, della sua economia, ma soprattutto è la condanna
a morte di un numero considerevolmente alto di persone per generazioni e generazioni
a venire…. Questo è di una gravità INAUDITA!
Per questo penso che in questo momento coraggioso è chi si volta dall’altra parte…!
Ci vuole coraggio a vedere i propri figli bagnarsi nel nostro meraviglioso mare e lasciarli
sorridere felici, mentre giocano con quell’acqua che prima o poi li TRADIRA’!!!
Ci vuole coraggio a rinunciare a tutto quanto ci appartiene! Ci vuole coraggio a restare
CAVIE MUTE!
Ci vuole coraggio a tenersi una nube di Chernobyl sotto il tappeto!
Ci vuole molto meno coraggio a ribellarsi! A dire BASTA!
NON NE POSSIAMO PIU’ DI VOI E DEI VOSTRI TRAFFICI PER DENARO!
…mi viene facile e naturale LOTTARE per il mio DIRITTO di stare al mondo. Con DIGNITA’!
Grazie per aver dato vita e forma alla mia rabbia! Vorrei potervi aiutare e sostenere!
Abito a Bologna e lavoro in un’azienda di più di 1000 dipendenti.
Sono vicina all’ambiente del sindacato (parlo dei delegati della FIOM della mia azienda,
che conosco di persona).
Nei giorni scorsi ho pubblicizzato l’iniziativa del quotidiano della Calabria raccogliendo diverse adesioni alla petizione.
Condivido su FB gli articoli dei quotidiani che parlano delle navi.
Ho scritto un articolo per il periodico della Fiom dell’azienda. (Se volete posso girarvelo.)
Fatemi sapere come posso sostenere le vostre iniziative.
Ho visto che sul sito avete una raccolta firme.
Si tratta di firme per l’adesione al comitato o per altro?
Se posso essere utile, contattatemi! Non mancherò di sostenervi!
Grazie per tutto!
In effetti la nostra petizione, come potrà leggere dal testo, è una richiesta dei dati ufficiali delle analisi condotte nel fiume Oliva (che abbiamo già attenuto dalla procura di Paola) e la richiesta di recupero della nave nei fondali di Cetraro con conseguente celere bonifica dei siti contaminati.
Un po quello che chiede il Quotidiano. Solo che noi quando siamo partiti con questa iniziativa eravamo davvero i soliti “quattro gatti” e volevamo dare un volto concreto, un’anima, ad ogni firma, volevamo incontrare e parlare, per sensibilizzare, ogni persona che abbiamo contattato proponendo la ns petizione.
Operiamo sul territorio come comitato dal 2 agosto 2004, quando ci occupammo della vicenda Jolly Rosso, ma non è stato facile trovare sostegno e solidarietà tra la gente comune.
Oggi la situazione è un po diversa…ma quanto è stata dura!
Con la sua passione può coinvolgere più genete possibile a mobilitarsi per il 24 ottobre anche attraverso il sindacato che come Fiom non mi sembra abbia aderito ancora alla manifestazione (manifestazione@comitatodegrazia.org) e poi visto che vive in Emilia Romagna può far conoscere a chi vive più o meno lontano da qui, soprattutto ai padani, il volto di una Calabria diversa da quella che viene generalmente descritta, la faccia di gente perbene come lei e credo…come noi.
Gianfranco posa
Portavoce
Comitato civico Natale De Grazia