Ilaria Alpi e navi veleni. La Commissione Rifiuti riapre il caso
“Sono soddisfatta. E lo sono perché ho seguito la vicenda calabrese, una vicenda contraddistinta da una forte partecipazione popolare e soprattutto dalla partecipazione del comitato De Grazia” è il commento dell’on. Doris lo Moro (nella foto a destra)
Un’agenzia Ansa sulla morte di Ilaria Alpi ritrovata nella casa di Comerio. Lo ha rivelato il maresciallo Scimone collaboratore del capitano De Grazia
Roma - La Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti riaprirà le indagini sulla morte di
Ilaria Alpi all’interno della più ampia inchiesta sulle cosiddette navi dei veleni e sul traffico transfrontaliero dei rifiuti tossici o radioattivi”. E’ quanto scrive in una nota il presidente della Commissione Gaetano Pecorella. “L’odierna audizione del maresciallo Scimone, che ha operato in collaborazione con il capitano De Grazia e con i magistrati di Reggio Calabria, ha consentito alla Commissione di acquisire una notizia di estremo interesse. Nel corso di una perquisizione – fa sapere Pecorella – nei confronti di Giorgio Comerio è stata ritrovata, in un fascicolo rubricato ’Somalia’ relativo alla smaltimento dei rifiuti, la copia di un dispaccio dell’agenzia Ansa sulla morte di Ilaria Alpi”.
“Poiche’ in quel momento, sottolinea Pecorella, nulla consentiva di collegare la morte della giornalista e del suo operatore al traffico dei rifiuti con la Somalia -conclude il presidente – il rinvenimento di questo documento e la sua collocazione richiedono un ulteriore e penetrante approfondimento”.
“Sono soddisfatta. E lo sono perché ho seguito la vicenda calabrese, una vicenda contraddistinta da una forte partecipazione popolare e soprattutto dalla partecipazione del comitato De Grazia”. Ha commentato così, all’AgenParl, l’on. Doris Lo Moro (Pd) la decisione della Commissione parlamentare d’inchiesta sugli illeciti connessi al ciclo dei rifiuti, di riaprire le indagini sulla morte della giornalista Ilaria Alpi.
“Penso che il fatto che in Commissione siano emersi elementi tali da indurre il Presidente Pecorelli e la stessa commissione a riaprire le indagini sia un fatto positivo perchè va nella direzione di chi da tempo ha invocato chiarezza sulla vicenda – incalza la Lo Moro che continua - C’è, comunque, un legame tra la morte di Ilaria Alpi, la nave dei veleni e le indagini sui rifiuti e quindi, da questo punto di vista, la pista , quella sussurrata dall’opinione pubblica e da chiunque non avesse un approccio non conformista a questa vicenda, diventa, oggi, una cosa concreta. Sono soddisfatta e sempre più convinta che sulla vicenda della nave dei veleni abbia avuto un ruolo importante la criminalità organizzata, la ‘ndrangheta. Come nessuno si stupisce che ci sia un rapporto criminalità organizzata – rifiuti. Quello che però mi stupisce è che il rapporto non sia solo con la ‘ndrangheta, ma che ci sia un’interferenza, una presenza inquietante dei servizi segreti. E spero che la riapertura delle indagini sulla morte di Ilaria Alpi porti al chiarimento di questa presenza. Alcuni magistrati – spiega, poi, la deputata Pd - hanno ammesso la presenza ingombrante dei servizi segreti, si parlava anche di particolari come i numeri delle targhe automobilistiche. E sulle interpellanze, o qualsiasi atto di sindacato ispettivo presentato a tal proposito, il governo non ha mai risposto. Ora non potrà più sfuggire dal fornire questi dati. Oggi arriviamo ad un punto fondamentale, dovuto anche e soprattutto a tutto quello che è successo fino ad oggi. C’è una necessità di approfondimento, la stessa che, in tanti, avevamo invocato da tempo”.