Il comitato De Grazia parte civile nel processo sull’inquinamento del fiume Oliva.
Cosenza, 2 Ott. 2013 - Il comitato civico “Natale De Grazia” è stato ammesso come parte civile nel processo sull’inquinamento del fiume Oliva.
La decisione è stata assunta dalla Corte d’assise di Cosenza che durante l’udienza di oggi ha sciolto la riserva anche sulle altre richieste di parte civile avanzate da enti locali, associazioni ambientaliste, rappresentanze sindacali e soprattutto dai familiari delle vittime.
La Corte ha cosi deciso di rigettare le eccezioni sollevate dagli avvocati dei cinque imputati -l’imprenditore di Amantea Cesare Coccimiglio e i quattro proprietari dei terreni risultati contaminati – che a vario titolo dovranno rispondere dell’accusa di disastro ambientale, avvelenamento delle acque e discarica abusiva di rifiuti contaminati da metalli pesanti, che avrebbero favorito la diffusione di malattie tumorali nella zona provocando la morte di un pescatore e lesioni gravi ad un suo amico.
I familiari di Giancarlo Fuoco, il pescatore deceduto, sono tra le parti ammesse nel procedimento giudiziario che si aggiungono ai familiari di un operaio della ditta Coccimiglio e di alcuni abitanti dell’area dell’Oliva.
«Essere parte civile nel processo – ha dichiarato il presidente del comitato Gianfranco Posa – ci permetterà di seguire da vicino l’evolversi di una vicenda sulla quale ci stiamo battendo da anni. Il nostro auspicio è che emerga al più presto tutta la verità sull’inquinamento della valle dell’Oliva e le responsabilità di chi ha causato questo enorme disastro del nostro territorio, che si dovrà far carico della bonifica dei luoghi contaminati».
Tra le parti ammesse anche il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria che appresenteranno i pubblici interessi insieme ai comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello, questi ultimi già ammessi dal gup di Paola nell’udienza preliminare. La Corte d’Assise ha ammesso anche la Cgil di Cosenza, che ha presentato oggi la sua richiesta, il Wwf Italia, la Legambiente Calabria, il Forum Ambientalista, l’associazione Anpana e i Vas.
La vicinanza della CGIl che “continua anche nelle aule giudiziarie la sua battaglia al fianco del Comitato civico Natale De Grazia”
La Cgil di Cosenza si è costituita parte civile nel processo sul fiume Oliva che vede imputati “per disastro ambientale ed avvelenamento delle acque” un imprenditore e alcuni proprietari di terreni che sono risultati contaminati. Nell’udienza di questa mattina (2 ottobre) il Tribunale di Cosenza, infatti, ha accolto la richiesta della Camera del lavoro bruzia, rappresentata dall’avvocato Simonetta Bruni. La Cgil di Cosenza ha motivato la sua richiesta richiamando l’articolo 9 dello Statuto dei lavoratori che riconosce il diritto del sindacato a promuovere tutte le misure di tutela della salute e dell’integrità fisica dei lavoratori.
“La Cgil di Cosenza continua anche nelle aule giudiziarie la sua battaglia al fianco del Comitato civico Natale De Grazia, delle altre associazioni ambientaliste e, soprattutto, dei cittadini che hanno subito e subiscono gravi danni dall’interramento di rifiuti pericolosi – afferma il segretario Giovanni Donato -. Siamo soddisfatti per il risultato ottenuto questa mattina che rappresenta un’ulteriore tappa della nostra lotta per i diritti civili e a difesa dell’ambiente e della legalità. Una lotta che ha avuto un momento significativo nell’imponente manifestazione di Amantea del 24 ottobre del 2009 e che continueremo anche in futuro. Alle associazioni ambientaliste e alla gente comune ribadisco il sostegno della Cgil per una battaglia difficile che tutti insieme riusciremo a vincere. Siamo convinti, difatti, che il territorio sia una risorsa importante per lo sviluppo e l’occupazione”.
Cosenza, 2 ottobre 2013