Amianto nell’Oliva. Gli ambientalisti sollecitano la bonifica
Gli attivisti del De Grazia, del Wwf, del Forum ambientalista e del comitato “Valle oliva terre a perdere” chiedono al sindaco di Amantea di mettere in atto l’ordinanza n. 70 del 29 giugno 2016
Amantea, 21/10/2016 – Procedere con urgenza e inderogabilità con gli interventi di messa in sicurezza e di bonifica del terreno contaminato da amianto nella valle dell’Oliva. È quanto richiesto, in una missiva indirizzata al sindaco di Amantea Monica Sabatino, dagli attivisti del comitato De Grazia, del Wwf Ceam “Scogli di Isca”, del Forum ambientalista Calabria e del comitato “Valle Oliva terre a perdere”. Che hanno sollecitato il primo cittadino ad imporre ai proprietari un intervento d’urgenza sul terreno contaminato.
Una richiesta scaturita dopo l’ordinanza del sindaco di Amantea emessa a seguito della scoperta di amianto effettuata dai tecnici dell’Arpacal in alcuni campioni di terreno prelevato nelle adiacenze del campo sportivo di Campora “G. Gagliardi”, a ridosso della strada provinciale che collega Amantea ad Aiello. Il terreno, ricadente nel comune di Amantea, era già stato posto sotto sequestro da parte della Procura della Repubblica di Paola poiché alcuni anni addietro nello stesso era stato rinvenuto del materiale speciale non pericoloso e per tale ragione i proprietari erano stati raggiunti, nel 2013, da un decreto per citazione diretta a seguito del quale si sta celebrando un processo presso il tribunale di Paola.
In particolare il risultato delle recenti analisi dell’Arpacal, che hanno rivelato nel terreno la presenza di asbestosi (crisolito) – materiale in cui è presente l’amianto -, sono state trasmesse al comune di Amantea che, il 29 giugno scorso, ha emesso appunto l’ordinanza sindacale n. 70 in cui si intimava ai proprietari Coccimiglio Antonio, Coccimiglio Francesco e Coccimiglio Umbertino “di procedere entro e non oltre 30 giorni (dalla data di notifica) alla messa in sicurezza ed alla bonifica del sito in questione al fine di eliminare il pericolo per la salute pubblica sopra evidenziato”. Ad oggi però l’ordinanza non è stata attuata, da qui la richiesta degli ambientalisti che hanno scritto al sindaco per sollecitarne l’intervento.
Nella missiva, inoltrata per conoscenza anche alla Procura di Paola, alla sede Arpacal regionale e quella provinciale, all’Asp servizio igiene pubblica di Amantea e alla Polizia municipale, gli ambientalisti si dicono preoccupati poiché sembra scientificamente provato che chiunque venga a contatto, con quantità anche minime di questa fibra di asbesto, è a rischio insorgenza di malattie tumorali come l’adenocarcinoma polmonare ed il mesotelioma pleurico.
L’area in oggetto è adiacente a terreni coltivati e alla strada provinciale Amantea-Aiello percorsa quotidianamente da centinaia di automobilisti. Ma – fatto ancora più grave – la superficie di terreno inquinato è prossima al campo sportivo “G. Gagliardi” dove giocano e si allenano decine di giovani e ragazzi che possono facilmente respirare le fibre di amianto provenienti dall’area contaminata. Inoltre i venti che soffiano nella vallata dell’Oliva possono diffondere le fibre di asbesto nei vicini centri abitati, con possibili conseguenze sulla salute dei cittadini che vi risiedono. Da ciò consegue l’urgenza e l’inderogabilità della messa in sicurezza d’emergenza del terreno e la successiva bonifica, in applicazione delle disposizioni legislative nazionali e regionali in materia di inquinamento da amianto, tutela della salute, tutela ambientale e bonifica.
Segue testo della lettera inviata
AL SINDACO DELLA CITTÀ DI AMANTEA
p.c. alla Procura della Repubblica di Paola
p.c. all’Arpacal sede regionale di Catanzaro
p.c. all’Arpacal dip. Prov. Cosenza
p.c. all’Asp – Servizio Igiene Pubblica di Amantea
p.c. alla Polizia Municipale di AmanteaAmantea, li 17/10/2016
Oggetto: Conoscenza atti esecutivi prescritti dall’Ordinanza Municipale n. 70/2016
I sottoscritti, in qualità di rappresentanti delle organizzazioni ambientaliste di seguito indicate, Comitato Civico “Natale De Grazia”, WWF Ceam “Scogli di Isca” (Calabria Citra), Forum Ambientalista Calabria, Valle Oliva Terre a Perdere.
- L’ArpaCal, dopo analisi di laboratorio su campioni di terreno prelevati, ha constatato la presenza di amianto in un’area sita in località Oliva, già sottoposta a sequestro giudiziario, di proprietà dei signori Coccimiglio Antonio, Coccimiglio Francesco, Coccimiglio Umbertino, tutti residenti in Amantea.
- Tale terreno contaminato è situato nella più vasta area della vallata del fiume Oliva nel cui sottosuolo sono stati interrati, nel corso degli anni, tra i 125 mila e 160 mila metri cubi di sostanze tossiche ed inquinanti, per come verificato e documentato dall’Arpacal e dall’Ispra; per i reati conseguenti e connessi, accertati dalle indagini della Procura della Repubblica di Paola, si sta celebrando un processo dinanzi alla Corte d’Assise di Cosenza.
- Con Ordinanza Municipale n. 70 del 29.06.2016 è stato prescritto ai proprietari del terreno “di procedere entro e non oltre 30 giorni (dalla data di notifica) alla messa in sicurezza ed alla bonifica del sito in questione al fine di eliminare il pericolo per la salute pubblica sopra evidenziato”. Detta ordinanza è stata trasmessa alla Procura della Repubblica di Paola, all’Azienda sanitaria ASP di Amantea, al Comando Polizia Municipale di Amantea, al fine di vigilare sull’esecuzione del provvedimento.
- E’ scientificamente provato che chiunque venga a contatto, anche se non in continuità temporale, con quantità anche minime di questa fibra di asbesto, è a rischio di insorgenza di malattie tumorali come l’adenocarcinoma polmonare ed il mesotelioma pleurico. Ora, l’area in oggetto è adiacente a terreni coltivati e alla strada provinciale Amantea-Aiello percorsa quotidianamente da centinaia di automobilisti. Ma – fatto ancora più grave – la superficie di terreno inquinato è prossima al campo sportivo “G. Gagliardi” dove giocano e si allenano decine di giovani e ragazzi che possono facilmente respirare le fibre di amianto provenienti dall’area di che trattasi. Inoltre i venti che soffiano nella vallata dove trovasi il terreno inquinato possono diffondere le fibre di asbesto nei vicini centri abitati, con possibili conseguenze sulla salute dei cittadini che vi risiedono. Da ciò consegue l’urgenza e l’inderogabilità della messa in sicurezza d’emergenza del terreno e di tutti i conseguenti interventi per la bonifica e di quant’altro fosse ritenuto necessario, in applicazione del D.Lgs. 3 aprile 2006 n. 152 e delle altre disposizioni legislative nazionali e regionali in materia di inquinamento, tutela della salute, tutela ambientale e bonifica.
TANTO PREMESSO, poiché “de visu” non sembra che all’ordinanza in oggetto sia stata data esecuzione,
CHIEDIAMO
al sindaco di Amantea di conoscere i provvedimenti finora adottati, quando e come si intende procedere per bonificare il sito inquinato ed in che modo lo stesso Ente sta procedendo per imporre il rispetto dell’ordinanza in oggetto e della legislazione vigente.
Alle autorità cui la presente viene inviata per conoscenza, chiediamo di attivarsi, ognuna per le proprie competenze, affinché venga bonificato il terreno imponendo ai responsabili il rispetto delle normative in materia.Restiamo in attesa di risposta e distintamente salutiamo.
Comitato civico “Natale De Grazia”
Ceam WWF “Scogli di Isca”
Forum Ambientalista Calabria
Comitato civico “Valle Oliva Terre a perdere”