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Archivio per la categoria ‘Attività del Comitato’

Difendiamo la nostra terra, la nostra vita

21 ottobre 2009 Commenti chiusi

MANIFESTAZIONE NAZIONALE 24 OTTOBRE 2009 AMANTEA (CS)

“Amiamo la nostra terra e vogliamo viverci”

IL COMITATO CIVICO “NATALE DE GRAZIA”

Rivolge un accorato appello a tutta la POPOLAZIONE di Amantea per PARTECIPARE COMPATTA alla MANIFESTAZIONE ORDINATA E PACIFICA che partirà dal lungomare – che nell’occasione sarà ufficialmente intitolato a Natale De Grazia – dove è previsto il concentramento dalle ore 09;00, ed alla quale hanno aderito centinaia di associazioni, comitati, movimenti, gruppi studenteschi, singoli cittadini, sindaci, consigli comunali, provinciali e regionali, partiti di ogni colore politico

CHIEDE

a tutti i cittadini di Amantea di collocarsi dietro lo striscione del comitato “Natale De Grazia” che aprirà il corteo e di sfilare tutti insieme  fino a piazza Cappuccini dove si terrà la parte conclusiva della manifestazione che nel pomeriggio si chiuderà con un concerto musicale.

“Riprendiamoci la vita, vogliamo una Calabria pulita!”

  • Difendiamo la nostra terra, il nostro mare, la nostra vita;
  • Nessuno deve trattarci come “topi da discarica”;
  • Vogliamo un celere intervento del Governo per la bonifica di tutti i siti inquinati;
  • Vogliamo la verità sul Fiume Oliva, sulle “navi dei veleni”, sulla Marlane e sui rifiuti di Crotone;
  • La Calabria non dovrà più essere la pattumiera delle industrie del Nord;
  • Vogliamo la Calabria libera dalle scorie e dalla ‘ndrangheta, che uccidono il nostro futuro.

Comitato civico “Natale De Grazia” - Amantea (CS)

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Manifestazione 24 Ottobre: PULMANN GRATUITI e Alberghi a costi ridotti

20 ottobre 2009 Commenti chiusi

PULMANN GRATUITI e ALBERGHI A COSTI RIDOTTI

per chi aderisce alla Manifestazione Nazionale “Basta Veleni”

del 24 Ottobre ad Amantea

Pulmann gratuiti a disposizione di tutti i gruppi organizzati, delle associazioni, dei comitati e singoli cittadini.

Chi vuole usufruire del servizio è pregato di comunicare il numero delle persone interessate ed il luogo di partenza.

L’organizzazione del servizio è curata dalla CGIL di Cosenza e Amantea:

Per info e prenotazioni sono attivi i seguenti numeri telefonici:

0982.424788/ 427954
oppure cgil.amantea@libero.it

Inoltre, in accordo con gli albergatori aderenti all’ASSOCIAZIONE ISCHA HOTEL, chi volesse soggiornare ad Amantea prima e dopo la manifestazione, sono previste tariffe ridotte.

Gli alberghi sono:

Hotel Gaudio Longobardi telef: 098278220

Hotel Vab Belmonte telef: 0982 400881

Hotel Mediterraneo Amantea telef: 0982 426 364

Hotel delle Canne Amantea telef: 0982 42059

Hotel La Tonnara Tonnara telef: 0982 424272

Casalbergo La Tonnara Amantea Tel. 0982 426248

Hotel Mare Chiaro telef: 0982.46552

Hotel Valle del Savuto telef: 348 852 9233

Hotel La Principessa telef: o982 46903 – 48786

BED AND BREAKFAST SILVANA Longobardi Marina (vicinissimo al cavalcavia sulla ss18).
18 euro senza prima colazione, 20 euro con prima colazione. CELLULARE 3314782272

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L’ASSOCIAZIONE COMMERCIANTI invita tutti gli esercenti ad aderire alla Manifestazione Nazionale del 24 ottobre

18 ottobre 2009 Commenti chiusi

CHIUSOL’ Associazione commercianti di Amantea dopo aver aderito alla manifestazione nazionale del 24 ottobre sta conducendo una meritoria opera di sensibilizzazione tra gli esercenti della cittadina tirrenica indipendentemente che siano iscritti o meno all’Ascom.

tutti gli esercizi sono invitati ad aderire alla manifestazione esponendo un cartello di solidarietà all’evento organizzato dal Comitato civico Natale De Grazia in collaborazione con altre associazioni di volontariato.

La maggior parte degli esercizi pubblici sono invitati ad abbassare le saracinesche per tutta la mattinata di sabato 24 ottobre mentre le attività che somministrano alimenti e bevande, pur aderendo all’iniziativa, resteranno aperte per poter fornire servizi utili a migliaia di manifestanti che raggiungeranno Amantea per sfilare in corteo tra le vie della città in modo pacifico e civile.

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Comunicare Nr. partecipanti e mezzi con cui si arriva

17 ottobre 2009 Commenti chiusi

Preghiamo tutte le associazioni e gruppi di cittadini che si stanno organizzando in proprio, che

E’ NECESSARIO COMUNICARE NUMERO DEI PARTECIPANTI

E NUMERO DEI PULLMAN.

Tale servizio è fondamentale per una organizzazione efficiente e per evitare disservizi ai partecipanti.

Grazie per la collaborazione.

PER COMUNICAZIONI: manifestazione@comitatodegrazia.org


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Incontri pubblici in preparazione della Manifestazione Nazionale del 24 Ottobre

17 ottobre 2009 Commenti chiusi

15 ottobre ore 16 porto Cetraro sit-in Presentazione manifestazione

15 Ottobre ore 16.30 incontro studenti Unical con Gianfranco Posa (Comitato Natale De Grazia), Associazione Acqua Terra Aria Crotone, Assoc. Il Riccio (centrale del Mercure)

17 ottobre ore 17 ORSOMARSO incontro organizzato Associazione Abystron – Francesco Cirillo e Gemma de Rosa

18 ottobre ore 18.00 Paola – Associaz. Paolab – Complesso Polifunzionale S. Agostino Via S. Francesco con Gianfranco Posa (comitato Natale De Grazia), Arcangelo Badolati (Gazzetta del Sud), Cosimo De Matteis, Nuccio Barillà modera Alessandro Pagliaro.

19 ottobre ore 11 COSENZA conferenza stampa presentazione ufficiale manifestazione
SALA DEL COMUNE – con CGIL- Alfonso Lorelli-Francesco Cirillo-Ferdinando Aiello (ass. prov. Ambiente) Genco segret. regionale CGIL

20 ottobre ore 17 ACRI incontro organizzato associazioni varie con Francesco Cirillo, assessore Greco

20 ottobre ore 21.00 in diretta su Telespazio Calabria nel programma Tv “Perfidia” in studio Comitato civico Natale De Grazia

21 ottobre ore 18 COSENZA UNICAL incontro studenti con Francesco Cirillo e prof. Pieroni

22 ottobre ore 17 CATANZARO UNIVERSITA’ incontro studenti con Francesco Cirillo – ore 18 incontro al centro sociale

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L’UTIMATUM DEI CALABRESI CHE S’ARRABBIANO

16 ottobre 2009 Commenti chiusi

L’UTIMATUM DEI CALABRESI CHE S’ARRABBIANO
Claudio Dionesalvi sul n. 36 di CARTA
settimanale 16/22 ottobre 2009

È una mobilitazione che cresce, minuto dopo minuto, centimetro per centimetro.

Scende in piazza sabato 24 ottobre ad Amantea, in provincia di Cosenza, la Calabria che non vuole lasciarsi schiacciare dalle tonnellate di scorie tossiche e radioattive scaricate in mare e sottoterra, tra gli
anni ottanta e novanta, da oscuri criminali che avrebbero lavorato al soldo di imprese e Paesi interessati allo smaltimento di rifiuti nucleari.

Appuntamento alle ore 9, nel piazzale Eroi del Mare, sul lungomare Natale De Grazia. Sarà una prima resa dei conti col governo, con la regione e tutti gli enti preposti. Perché da mesi è tornata ad esplodere
la vicenda delle cosiddette “navi a perdere”, ma non è stata ancora fornita alcuna risposta alle domande poste da milioni di persone.

Eppure, quaggiù il numero dei malati di tumore è sei volte più alto del resto d’Italia, la vendita di pesce è calata dell’80 per cento e le previsioni sui flussi turistici per il 2010 sono catastrofiche.

I documenti prodotti dai locali comitati spontanei che stanno sorgendo ovunque, spiegano gli obiettivi della manifestazione del 24. Si chiederà “che venga recuperato ed analizzato al più presto” il relitto contenente “i fusti sommersi a 480 metri di profondità al largo di Cetraro”,
individuato qualche settimana fa da un robot sottomarino sulla base delle dichiarazioni di un pentito di mafia che sostiene si tratti della “Motonave Cunski, affondata dalla ‘ndrangheta per conto di bande
assassine e di chissà quali servizi segreti nazionali ed internazionali”. I fusti conterrebbero scorie tossiche e radioattive come quelle che secondo alcune ipotesi investigative sarebbero state
trasportate dalla motonave Jolly Rosso, spiaggiata nei pressi di Amantea nel dicembre 1990. Questi veleni sarebbero stati interrati nella valle del vicino fiume Oliva”. Siccome si conoscono i luoghi dove risultano sepolti i rifiuti, tali siti devono essere “immediatamente bonificati”!

Innumerevoli assemblee e pubblici dibattiti si sono svolti nelle ultime settimane. Tra le iniziative più partecipate, spiccano quelle di San Pietro in Amantea, Aiello Calabro, Amantea, Diamante, Cetraro, Reggio Calabria, Verbicaro, Rende, Cosenza, Acri ed Orsomarso. Comitati come il “Natale De Grazia”, attivo da tanti anni, ribadiscono che tra gli obiettivi del movimento c’è la riapertura dell’inchiesta sulla Jolly Rosso: “che siano perseguiti i responsabili del tentato affondamento” e del seppellimento dei rifiuti, “delle ditte che vi hanno lavorato e di coloro che hanno depistato più volte l’inchiesta”.

Insieme a Legambiente, ai sindacati ed alle associazioni, il “De Grazia” lotta inoltre affinché “venga dichiarato dal governo lo stato d’emergenza in tutto il territorio costiero che va da Maratea ad Amantea
e nei siti contaminati come Crotone e la Sibaritide; che vengano indennizzati tutti i pescatori della costa e i contadini della valle dell’Olivo e tutte quelle categorie che vivono di turismo; che venga
effettuata un’analisi epidemiologica in tutta la costa tirrenica e in tutta la regione”; che si istituisca e sia reso pubblico il registro dei tumori”; che venga aperta un’inchiesta per fare chiarezza sulla morte
sospetta del capitano Natale De Grazia; che riprendano i processi riguardanti i disastri ambientali giacenti nelle varie procure calabresi”; che vengano dati “mezzi e risorse” per il recupero della
nave Yvonne davanti Maratea.

È prevedibile che il corteo del 24 raccolga i movimenti di difesa del territorio, attivi negli ultimi anni dalla Lucania alla Sicilia.
Soprattutto, convergeranno su Amantea quanti si sono battuti contro i progetti di devastazione ambientale portati avanti dal governo centrale, dalla classe politica che amministra il malgoverno locale e dalle multinazionali. Saranno i coordinamenti per la difesa dei beni comuni ad animare le mobilitazioni che è presumibile si svilupperanno con intensità crescente fino all’estate prossima.

La provincia di Cosenza è attraversata da reti che lottano contro la centrale del Mercure, l’elettrodotto Laino-Rizziconi, l’inceneritore di San Lorenzo del Vallo, il termovalorizzatore di Rende e Montalto, la
discarica di Scala Coeli. Inoltre, la recente ipotesi di omicidio colposo, formulata dalla procura di Paola a carico di dieci indagati per i quaranta operai della Marlane di Praia morti di cancro, rende
l’atmosfera ancora più incandescente.

Resta da capire se questo moto di indignazione popolare può sfociare in un movimento forte ed incisivo, qualcosa di simile a quanto accaduto negli anni passati in altre zone d’Italia. È automatico pensare alla Val Di Susa dei movimenti contro l’Alta velocità ed alla Basilicata della rivolta di Scanzano contro le scori nucleari.

Ed affiora con chiarezza l’importanza del lavoro d’inchiesta svolto da ambientalisti come Francesco Cirillo che per anni ha bussato alle porte del tribunale di Paola, o l’avvocato Rodolfo Ambrosio di Legambiente, che rimbalza da un tribunale all’altro per costituirsi parte civile in estenuanti processi. Senza l’attenzione di questi instancabili “rompiscatole”, molti casi, tanti procedimenti giudiziari, si sarebbero eclissati nella scarsa memoria che cancella identità e prospettive di questa regione.

Si spegnerà la rabbia diffusa che si sta propagando nelle contrade della provincia brettia e sulle due coste? È un sentimento crescente anche nel resto della regione. Può essere frenato soltanto dai persistenti vincoli feudali che legano masse di calabresi al destino di antiche famiglie
della politica e della malavita. Sono i clan di sempre, quelli che dominano partiti ed enti. Sono i veri responsabili dello stupro delle Calabrie. Soltanto una partecipazione sociale genuina ed arrabbiata può
metterne in discussione il potere plurisecolare.

Per esempio, due settimane fa 10mila persone hanno riempito le strade di Crotone, in difesa della terra, dell’aria e dell’acqua.
Sono uomini, donne, vecchi e bambini che da anni vivono in abitazioni e scuole costruite con materiali tossici provenienti dalla Pertusola, una fabbrica chiusa da anni, e mai bonificata. Gli
stessi materiali sono stati sotterrati dalle ecomafie sotto agrumeti e pescheti nella piana di Sibari, ma della bonifica non si parla più, nonostante siano stati stanziati milioni di euro e assegnati i
lavori.

Dunque, almeno per il momento, la rabbia popolare c’è, ma rimane in profondità. S’immerge silenziosa negli anfratti della rassegnata compostezza che quaggiù le popolazioni hanno maturato durante secoli di
calamità naturali e sociali. Ma come acqua di fiumara può riemergere minacciosa, imprevedibile, risolutiva, e cambiare il volto di questa regione. La paura di morire di fame e di cancro rappresenta più che una semplice motivazione per arrabbiarsi. È un’occasione unica per mettere in fuga i politicanti, sfiduciare la ‘ndrangheta, educare i più giovani ad un diverso rapporto con la nostra terra.

Ma per vincere, ci vorrebbe un ultimatum al governo ed a chi può intervenire. Entro una data unanimemente condivisa, questi signori dovrebbero scrivere una parola di verità, ripulire la regione dai veleni tossici e radioattivi. In caso contrario, l’auspicio è che tutta la Calabria si blocchi. Che nessuno passi più da questa terra, almeno fino a quando non restituiranno la salute e la dignità a chi la abita. Come al tempo dei briganti!

Claudio Dionesalvi

CARTA – settimanale – 16/22 ottobre 2009 – n° 36

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Appello alla mobilitazione

16 ottobre 2009 Commenti chiusi

LA STORIA SIAMO NOI

Un appello alla mobilitazione di tutti per il 24 Ottobre 2009 ad Amantea

“La storia siamo noi” non è uno slogan. E’ un approccio preciso: da un lato la storia sociale, dall’altro la storia del potere. Chi lo ha cantato in questi anni lo ha fatto con l’istinto di chi sa di aver vissuto un pezzo importante della storia, ufficiosa o ufficiale che sia.

Pensiamo che sia arrivato il momento di prendere di nuovo la parola, di gridare con forza che gli eventi appartengono a tutti noi, di mobilitarsi in massa e con intelligenza per fare si che la Calabria torni ad essere la più bella regione d’Italia. E’ necessario rilanciare con forza la mobilitazione di massa del 24 ottobre ad Amantea, e tutte le iniziative tese a riappropriarci della nostra memoria.
Tutti dobbiamo lanciare questo appello, senza se e senza ma, perché la Calabria non è finita, è ancora qui, oggi, e riguarda tutti e tutti se ne devono fare carico, senza esclusioni.

Non c’è più tempo. Occorre creare mobilitazioni per la difesa della nostra terra. Occorre che prevalga la consapevolezza che ciascuna offesa ai cittadini e al territorio discende non dal singolo atto apparentemente irrazionale e gratuitamente violento. Mai come in questo momento c’è tanta necessità di opporsi in maniera unitaria. Noi tutti dobbiamo trovare ritornare ad emergere, far capire che non si può infangare il nome di un popolo e del suo territorio.
Non siamo la discarica d’Italia e del Mondo, siamo calabresi e fieri di esserlo. Come la lega nord ha le sue cosiddette “identità territoriali”, noi abbiamo le nostre: dimostriamole a tutti.
Occorre che la spinta nasca, allora, dal basso, dai cittadini liberi, dalle piccole organizzazioni consapevoli che questa è forse l’ultima possibilità che abbiamo per non sprofondare nella notte della totale indifferenza.

In questo contesto non è possibile aspettare che questa o quella formazione si mobiliti aggregando gli altri, o che si coordinino le migliaia di formazioni in essere. La burocrazia dei partiti e le logiche di prevaricazione ideologica vivono, anche se in maniera più sfumata, nei collettivi. A prevalere non è quasi mai una vera egemonia culturale e politica, bensì la soggettività individualistica. Così i movimenti, seppur in contatto fra di loro non fanno altro che mutare di continuo gli equilibri partecipativi in un magmatico trasferimento di energie che nulla fa cambiare ai veri rapporti di forza in atto nella società, ma disperde in maniera drammatica le vere potenzialità.

In questa impossibilità di creare un momento unitario e forte è bene che sia la cosiddetta base a trascinare con impeto quanti più cittadini ed organizzazioni in una mobilitazione unitaria. Solo nella lotta partecipata si può creare un nuovo fronte di opposizione. La storia delle grandi mobilitazioni ci ha insegnato tanto, ora è il momento di farlo capire a qualcuno, anche a noi stessi.
Ci saranno le resistenze di chi non crede o dice di non credere in questo evento. Ma ci sono altre proposte serie e condivisibili?. Quanto tempo ci resta?. Be’ abbiamo tanti giorni a partire da oggi. Giorno 24 Amantea dovrà rappresentare l’inizio di un grande movimento contro chi ci sta strumentalizzando e denigrando.

Troviamo in noi stessi l’orgoglio ed il coraggio di reagire, e mi rivolgo ai giovani come me, di non essere vittime del pregiudizio, di non pensare che ci sia qualcun altro a risolverci i problemi.
Dispiace vedere una terra moribonda, abbandonata, dilaniata dalle infamie di molti. Non permettiamo a nessuno di farlo più. Non rimaniamo soli nei luoghi comuni di ogni giorno a parlare delle cose che vanno e che non vanno. Quello non serve a niente: Fatti, no Chiacchiere.

Partecipiamo in massa dando una mano al Comitato “Natale De Grazia” di Amantea che da molti anni sta cercando di fare luce sulla nave dei veleni.

Giorno 24 scendiamo tutti in piazza per la Calabria, per Amantea, per noi stessi.

Aldo Aloe

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Il dolore per una terra martoriata

15 ottobre 2009 Commenti chiusi

Ci hanno tolto tutto!

Con la salute, una prospettiva di vita, la dignità, il mare, la nostra cucina, il nostro senso di ospitalità, le nostre montagne, la nostra terra, i nostri sorrisi, il lavoro,…. la libertà, l’aria!

Si, l’aria… perché manca il respiro adesso….

Manca per il dolore che provo per questa mia terra martoriata e offesa, manca per l’amarezza che sento nell’anima, per l’ingiustizia che la mia gente subisce, manca per la rabbia che viene fuori dal cuore, cuore orgoglioso… da calabrese!

manca per l’incomprensibile e colpevole indifferenza di ministri, sottoministri, onorevoli, segretari, parlamentari, politici.

Manca perché il male che ci hanno fatto è un crimine che non trova definizione sul

vocabolario! E’ la fine di un territorio, della sua economia, ma soprattutto è la condanna

a morte di un numero considerevolmente alto di persone per generazioni e generazioni

a venire…. Questo è di una gravità INAUDITA!

Per questo penso che in questo momento coraggioso è chi si volta dall’altra parte…!

Ci vuole coraggio a vedere i propri figli bagnarsi nel nostro meraviglioso mare e lasciarli

sorridere felici, mentre giocano con quell’acqua che prima o poi li TRADIRA’!!!

Ci vuole coraggio a rinunciare a tutto quanto ci appartiene! Ci vuole coraggio a restare

CAVIE MUTE!

Ci vuole coraggio a tenersi una nube di Chernobyl sotto il tappeto!

Ci vuole molto meno coraggio a ribellarsi! A dire BASTA!

NON NE POSSIAMO PIU’ DI VOI E DEI VOSTRI TRAFFICI PER DENARO!

…mi viene facile e naturale LOTTARE per il mio DIRITTO di stare al mondo. Con DIGNITA’!

Grazie per aver dato vita e forma alla mia rabbia! Vorrei potervi aiutare e sostenere!

Abito a Bologna e lavoro in un’azienda di più di 1000 dipendenti.

Sono vicina all’ambiente del sindacato (parlo dei delegati della FIOM della mia azienda,

che conosco di persona).

Nei giorni scorsi ho pubblicizzato l’iniziativa del quotidiano della Calabria raccogliendo diverse adesioni alla petizione.

Condivido su FB gli articoli dei quotidiani che parlano delle navi.

Ho scritto un articolo per il periodico della Fiom dell’azienda. (Se volete posso girarvelo.)

Fatemi sapere come posso sostenere le vostre iniziative.

Ho visto che sul sito avete una raccolta firme.

Si tratta di firme per l’adesione al comitato o per altro?

Se posso essere utile, contattatemi! Non mancherò di sostenervi!

Grazie per tutto!

In effetti la nostra petizione, come potrà leggere dal testo, è una richiesta dei dati ufficiali delle analisi condotte nel fiume Oliva (che abbiamo già attenuto dalla procura di Paola) e la richiesta di recupero della nave nei fondali di Cetraro con conseguente celere bonifica dei siti contaminati.

Un po quello che chiede il Quotidiano. Solo che noi quando siamo partiti con questa iniziativa eravamo davvero i soliti “quattro gatti” e volevamo dare un volto concreto, un’anima, ad ogni firma, volevamo incontrare e parlare, per sensibilizzare, ogni persona che abbiamo contattato proponendo la ns petizione.

Operiamo sul territorio come comitato dal 2 agosto 2004, quando ci occupammo della vicenda Jolly Rosso, ma non è stato facile trovare sostegno e solidarietà tra la gente comune.

Oggi la situazione è un po diversa…ma quanto è stata dura!

Con la sua passione può coinvolgere più genete possibile a mobilitarsi per il 24 ottobre anche attraverso il sindacato che come Fiom non mi sembra abbia aderito ancora alla manifestazione (manifestazione@comitatodegrazia.org) e poi visto che vive in Emilia Romagna può far conoscere a chi vive più o meno lontano da qui, soprattutto ai padani, il volto di una Calabria diversa da quella che viene generalmente descritta, la faccia di gente perbene come lei e credo…come noi.

Gianfranco posa

Portavoce

Comitato civico Natale De Grazia

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Manifestazione 24 Ottobre: PULMANN GRATUITI e Alberghi a costi ridotti

14 ottobre 2009 Commenti chiusi

PULMANN GRATUITI e ALBERGHI A COSTI RIDOTTI

per chi aderisce alla Manifestazione Nazionale “Basta Veleni”

del 24 Ottobre ad Amantea

Pulmann gratuiti a disposizione di tutti i gruppi organizzati, delle associazioni, dei comitati e singoli cittadini.

Chi vuole usufruire del servizio è pregato di comunicare il numero delle persone interessate ed il luogo di partenza.

L’organizzazione del servizio è curata dalla CGIL di Cosenza e Amantea:

Per info e prenotazioni sono attivi i seguenti numeri telefonici:

0982.424788/ 427954

oppure cgil.amantea@libero.it


Inoltre, in accordo con gli albergatori aderenti all’ASSOCIAZIONE ISCHA HOTEL, chi volesse soggiornare ad Amantea prima e dopo la manifestazione, sono previste tariffe ridotte.

Gli alberghi sono:

Gaudio Longobardi         telef: 098278220

Vab Belmonte                  telef: 0982 400881

Mediterraneo Amantea     telef: 0982 426 364

Hotel Canne Amantea      telef: 0982 42059

Hotel Tonnara 1-2            telef: 0982 424272

Mare Chiaro                     telef: 0982.46552

Valle del Savuto               telef: 348 852 9233

Hotel Principessa              telef: o982 46903 – 48786

Per info: cgil.amantea@libero.it telef   0982.424788/ 427954

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La Calabria non è solo Mafia, e la gente “perbene” si ribella

14 ottobre 2009 Commenti chiusi

paesaggio costa dall'altoQuella che segue è la lettera di Nina, una ragazza calabrese costretta, come molti giovani della sua età, ad “emigrare” alla ricerca di una terra che le dia la possibilità di realizzarsi e affermarsi. Quelle possibilità che nella sua terra le sono negate.

E’ un appello. Un appello ai media e a tutti coloro che hanno il dovere e la responsabilità di difendere i diritti dei cittadini. Diritti fondamentali come la salute…che qualcuno in questi giorni sta ignorando, forse dimenticando che anche la Calabria è parte integrante del Paese che governa. Un Paese che si dice civile e democratico ma che affonda nei propri mari, e nasconde nelle viscere del proprio territorio, i rifiuti più pericolosi che produce, perché non sa dove smaltirli. Non sa dove smaltire i “rifiuti di Stato”.

In realtà sono i rifiuti prodotti  da aziende private e non,  che per risparmiare sui costi dello smaltimento legale,  seppellisce, con la complicità di intermediari senza coscienza e politici corrotti, veleni nella terra costruendovi sopra scuole, palazzi, uffici, o li getta in mare…condannando a morte persone ignare  che danno la colpa al “destino” per il male, a volte incurabile, che le colpisce.

No, a volte non è il destino, ma è la volontà di qualche “piccolo” uomo senza scrupoli che per puro guadagno, per accumulare denaro, condanna a morte un territorio e la sua gente, a volte i propri figli…

E come definire questi “piccoli” uomini se non ASSASSINI?

“E finalmente i nodi vengono al pettine e le navi tornano a galla.
E con le navi vengono alla luce nomi e cognomi di mafiosi, politici e politici mafiosi che, con rara ignoranza e spregiudicatezza, hanno avvelenato fin nel midollo la loro stessa terra.

Sarebbero una trentina le navi che sono colate a picco a largo delle coste calabresi portando sui fondali del nostro mare bidoni contenenti rifiuti tossici e radioattivi dai nomi impronunciabili.

L’aspetto più agghiacciante in tutta questa storia è che la ‘ndragheta sarebbe solo il braccio mentre ”la mente” è altrove. Sembra quasi la trama di un film, ma è la realtà. La dura realtà di una terra già martoriata e ferita.


Ora mi chiedo e vi chiedo:
Cosa deve ancora succedere in Calabria perchè qualcuno si ricordi di noi?


Noto con rabbia, delusione e amarezza l’indifferenza che ci viene riservata: qualche titolo di coda e qualche articolo.

Un’ indifferenza che rende questo dramma ancora più insopportabile.


A te che leggerai questa email voglio dire che forse la mia voce sarà una goccia nell’oceano, ma la mia rabbia è tanta e non avrò pace finché non verrà fatta luce su questa storia.

Nina Sesti”

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