Cinquefrondi (RC) Il comune non paga e Sorical chiude l’acqua.
Cinquefrondi (RC) - Oltre un centinaio di cittadini di Cinquefrondi ha manifestato davanti all’acquedotto comunale dove la Sorical ha fatto presidiare l’impianto da vigilantes e Carabinieri. Il comitato ha chiesto l’immediata erogazione da parte di Sorical del quantitativo necessario di acqua alla vita delle persone. Il clima in paese è stato estremamente teso perchè per 3 giorni i rubinetti sono stati a secco. Anche le scuole, sono rimaste chiuse per un’ordinanza del sindaco.
Le conseguenze della privatizzazione.
La Sorical ha provveduto a ridurre l’erogazione idrica per il comune di Cinquefrondi che non ha pagato le forniture dell’acqua. “La riduzione – secondo la Sorical – è, come al solito, operata secondo i parametri di autosufficienza per la popolazione. A fronte del servizio idrico ininterrottamente reso dalla Società, il Comune di Cinquefrondi – si legge in una nota – ha maturato un debito, al netto dei pagamenti in acconto corrisposti, pari ad 1.178.939,82 di euro. Il predetto ingiustificato inadempimento, che e’ pari al 60% di quanto So.Ri.Cal. ha fatturato ad oggi all’Ente, sta contribuendo a compromettere fortemente il mantenimento dell’equilibrio economico – finanziario della Società So.Ri.Cal., al fine di recuperare l’intero credito ad essa dovuto per il servizio de quo, ha già attivato ben tre procedure giudiziali che, in fase istruttoria, hanno confermato la correttezza degli addebiti operati dalla Società nei confronti dell’Ente”.
Ma secondo gli abitanti della cittadina reggina, l’acqua, bene pubblico e vitale per i cittadini, a Cinquefrondi non è più un diritto. “Dal 2005 al 2010 abbiamo sempre provveduto – ha dichiarato il sindaco Marco Cascarano – a pagare in acconto le fatture di Sorical in attesa del pronunciamento della magistratura alla quale il comune di era rivolto proprio per fare luce su alcune responsabilità di Sorical. Ebbene , senza avvertirci, Sorical ha quasi completamente ridotto le forniture lasciando scuole e cittadini senza il prezioso liquido. Ho fatto intervenire i carabinieri e denuncerò Sorical alla Procura per interruzione di un pubblico bene”.
Dopo tre giorni senz’acqua è montata la protesta dei cittadini davanti all’acquedotto comunale ritenuto un bene pubblico ma che è stato presidiato dalle forze dell’ordine. E’ dovuto intervenire il prefetto per mettere intorno allo stesso tavolo dirigenti Sorical e amministratori comunali. Si sono delineate possibili ipotesi di soluzione della controversia che l’amministrazione si riserva di approfondire in due settimane, per cui si è deciso di aggiornare la riunione al prossimo 25 marzo.
Intanto il prefetto ha invitato Sorical a riprendere con immediatezza il normale servizio di fornitura dell’acqua ai cittadini.