Fiume Oliva, Comitato De Grazia offre assistenza legale gratuita agli ammalati per costituzione parte civile
«Il Comitato De Grazia offre assistenza legale gratuita agli ammalati che vivono nel bacino del fiume Oliva che intendono costituirsi parte civile e invita i cittadini di Aiello Calabro a chiedere con forza all’amministrazione comunale di costituirsi parte lesa»
Amantea, 11 Nov. 2012 - «Il comitato civico “Natale De Grazia” offre assistenza legale gratuita ai malati di tumore che intendono costituirsi parte civile». L’annuncio è del presidente del comitato Gianfranco Posa a margine dell’iniziativa che si è tenuta sabato sera a Campora San Giovanni, con la rappresentazione dell’opera teatrale “Occhi a perdere” messa in scena dall’associazione teatrale “la Buffa” (nella foto una scena dello spettacolo).
«Nel processo, chi più di ogni altro ha il diritto di essere presente – ha detto Posa – sono gli ammalati e i familiari delle persone decedute per gravi malattie, che potrebbero essere state causate dal disastro ambientale perpetrato nell’Oliva. A queste persone, grazie alla disponibilità dei legali che ci assistono, offriamo assistenza legale gratuita – ha riferito Posa – per poter tutelare i propri diritti nel processo che si celebrerà dal 16 aprile prossimo presso la Corte d’Assise di Cosenza». Processo nel quale il comitato intende essere presente «perché vogliamo dare il nostro contributo a fare chiarezza su quanto avvenuto in questi anni nel fiume Oliva» ha concluso Posa. Attualmente le parti civili ammesse nel procedimento giudiziario sono i comuni interessati dall’inquinamento del fiume Oliva ad esclusione di Aiello Calabro che non ha inteso costituirsi parte civile nell’udienza preliminare, così come hanno fatto invece i comuni di Amantea, San Pietro in Amantea e Serra d’Aiello. «Invitiamo i cittadini di Aiello – ha detto Posa – a chiedere con decisione ai propri amministratori, anche attraverso una petizione pubblica se necessaria, di costituirsi parte civile, per far tutelare gli interessi della comunità».
Durante il dibattito il portavoce del De Grazia ha evidenziato, attraverso il racconto di alcuni aneddoti, come le comunicazioni ufficiali delle istituzioni non siano a volte chiare e del tutto convincenti. E’ il caso dell’inquinamento della diga dell’Alaco, simile a quello dell’Oliva, negato dalle istituzioni amministrative e sanitarie che dicevano ai cittadini di stare tranquilli perché l’acqua fornita dall’invaso era potabile, mentre una recente inchiesta della magistratura vibonese ha evidenziato “un quadro estremamente grave con pregiudizio per la salute pubblica” e nel frattempo l’acqua veniva ancora irrogata nelle case di 400mila cittadini distribuiti in 88 comuni compresi nelle province di Catanzaro e Vibo, fino a quando il procuratore Mario Spagnuolo non ha disposto il sequestro degli impianti (per saperne di più il documentario ACQUARAGGIA andato in onda su Raistoria).
Una serata ricca di emozioni quella organizzata dai volontari del De Grazia, dall’associazione culturale “La Buffa” e dall’associazione camporese “Vivo alternativo”. L’intensa interpretazione di “Occhi a perdere. Incubo premonitore” tratto dalle letture di “Edipo re” di Sofocle e “Navi a perdere” di Carlo Lucarelli ha emozionato i presenti, in alcuni casi fino alle lacrime. Un progetto teatrale quello della Buffa che sta riscuotendo grandi successi in tutta la regione e che presto, con la collaborazione del comitato De Grazia, potrebbe varcare i confini regionali.