Chi Siamo
Il comitato civico “Natale De Grazia” nasce il 2 agosto 2004 negli ambienti del Wwf di Amantea (CS) ma presto coinvolge centinaia di cittadini preoccupati dalle notizie apparse sui media nazionali sul caso giudiziario “motonave Rosso”. Una nave, meglio conosciuta come Jolly Rosso, che il 14 dicembre 1990 si spiaggiò sulle coste di Amantea.
Le indagini di varie procure fecero emergere il sospetto che si trattasse di una delle tanti “navi a perdere”, ovvero che la Rosso dovesse essere affondata con un carico di rifiuti pericolosi. Il fallito affondamento fece nascere il problema dello smaltimento del carico che si sospettava esser stato illegalmente interrato in un luogo preciso del bacino idrografico del torrente Oliva. L’attività del comitato fu rivolta a sollecitare le istituzioni a far emergere nel più breve tempo possibile la verità su una vicenda che potesse ledere la salute pubblica di un’intera comunità ed eventualmente procedere alla bonifica dei territori contaminati.
Si cercavano testimonianze ed elementi utili alle indagini per sostenere l’azione della procura della repubblica di Paola che nel silenzio istituzionale e tra innumerevoli avversità, conduceva un’indagine “solitaria” sul traffico internazionale di rifiuti tossici e radioattivi. La vicenda di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin e quella di Natale De Grazia avevano dimostrato come fosse pericoloso restare “soli” ad occuparsi del traffico illegale di rifiuti. Ma la “Verità”, nonostante sia coperta solo da un pugno di polvere, fa fatica ad emergere. Il comitato incontrò anche autorità regionali e sanitarie per chiedere l’istituzione di un registro ufficiale dei tumori per avviare un’analisi ufficiale sull’incidenza delle patologie tumorali nel distretto dell’allora Asl n. 1 di Paola in cui è compreso il comprensorio di Amantea. Nel mese di maggio 2009 l’inchiesta sullo spiaggiamento della Jolly Rosso è stato archiviato. Non furono trovate prova che la nave tyrasportasse rifiuti pericolosi nè che gli stessi siano stati seppelliti nei territori circostanti al luogo dello spiaggiamento.
Nel settembre 2009 succede qualcosa di nuovo.
Il nuovo capo della Procura di Paola, dott. Bruno Giordano, che dal suo arrivo ha dato nuovo impulso alle indagini, ha rilasciato delle dichiarazioni importanti ai media nazionali. In località Valle del Signore, nel fiume Oliva, è emersa la presenza di rifiuti radioattivi ed in altri punti precisi e ben individuati dello stesso fiume sono stati scoperti dei sarcofaghi in cemento pieni di rifiuti tossici come il mercurio.
Nello stesso periodo a largo di Cetraro (Cs) è stata ritrovata una nave affondata, non censita dalle carte nautiche della Marina militare, che si sospettava (secondo anche le dichiarazioni di un pentito) contenga rifiuti radioattivi.