Indagini radioattive
Indagini radioattive
Governo e Camere devono intervenire subito. E va rafforzato l.ufficio del magistrato che indaga sulla Rosso. Lo chiede il presidente della Commissione parlamentare colloquio con Paolo Russo
16 settembre 2004
di Riccardo Bocca
Non Ë in vena di diplomazie Paolo Russo, 44 anni, presidente della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti e deputato di Forza Italia: .Ci troviamo di fronte a una vicenda di straordinaria gravitÂ., dice. .” indispensabile un.attenzione istituzionale a tutti i livelli, nel nostro Paese e non solo. ” urgente che tutti sappiano quanto Ë successo nei mari e negli oceani del pianeta durante gli ultimi vent.anni. Ci sono elementi per ipotizzare un disastro di dimensioni assolute: ora dobbiamo sforzarci di trovare prove inoppugnabili.. I fatti e le testimonianze diventano giorno dopo giorno pi. allarmanti. Come denunciato da .L.espresso. in due occasioni (la scorsa settimana e nel mese di giugno), dalla met degli anni Ottanta governi europei e non avrebbero sottoscritto accordi per smaltire illegalmente milioni di tonnellate di rifiuti tossici e radioattivi. I sistemi erano due: affondarli assieme alle navi sulle quali viaggiavano, oppure stiparli in missili e spararli dentro i fondali marini. Il tutto in combutta con mafiosi, faccendieri e trafficanti d.armi. Un piano scellerato su cui per anni hanno indagato, tra costanti minacce, varie Procure italiane. E che oggi torna all.attenzione grazie al lavoro del sostituto procuratore Francesco Greco di Paola, il quale parte da un episodio emblematico: lo spiaggiamento, il 14 dicembre 1990, della motonave Rosso sulla spiaggia calabrese di Formiciche. L.ipotesi della magistratura Ë che la nave dell.armatore Ignazio Messina dovesse essere affondata dolosamente, ma che il mare mosso abbia mandato a monte l.operazione, portando la Rosso a riva. DopodichÈ, dicono gli inquirenti, sarebbe avvenuto lo smaltimento clandestino di rifiuti nell.entroterra. E non solo. Come raccontato da .L.espresso., ancora oggi sul fondale di Formiciche, dove si Ë spiaggiata la Rosso, c.Ë una distesa di materiali sconosciuti… .Inutile girarci attorno: se dopo 14 anni parliamo della Rosso Ë perchÈ qualcosa di profondamente anomalo Ë successo. Ed Ë grave che un fatto tanto inquietante non sia ancora stato chiarito.. Le istituzioni hanno le loro responsabilitÂ. La Capitaneria di porto di Vibo Valentia, ad esempio, ha scritto in un documento che il relitto della Rosso era stato completamente rimosso da Formiciche. PerchÈ? .Tipiche leggerezze di quella stagione.. Leggerezze? .Diciamo cosÏ: comportamenti anomali che possono dipendere da mille ragioni, sar la magistratura a dire quali. Resta il fatto che hanno portato a un disastro ambientale di rilievo enorme, rispetto a cui il nostro Paese ha il dovere di intervenire.. Dopo la scoperta di materiali riconducibili alla Rosso sul fondale di Formiciche gli ambientalisti ipotizzano (vedi riquadro) oltre all.affondamento doloso e lo smaltimento illegale di rifiuti nocivi, due nuovi reati: la mancata bonifica e la discarica abusiva. Concorda? .SÏ, ci sono tutti gli estremi. Il che conferma un mio pensiero fisso: bisogna introdurre quanto prima nel nostro codice penale il reato di delitto ambientale.. Nel frattempo non basterebbe che le autorit calabresi, invece di disinteressarsi del caso Rosso, si mobilitassero per sostenere la Procura di Paola? .Fanno male a non attivarsi. Sbagliano se pensano che questa sia una storia senza fondamento, e ancor pi. se le ragioni sono altre. I cittadini calabresi hanno il diritto di sapere come hanno vissuto in questi anni. E di sentirsi tutelati oggi che c.Ë maggiore consapevolezza.. Non trova grave che la squadra del sostituto procuratore Greco non sia stata rafforzata, ma viceversa indebolita, con l.allontanamento dei due massimi conoscitori del caso Rosso? .Lo scriva: la nostra Commissione esprime formalmente il forte desiderio che sia dato al sostituto Greco tutto l.aiuto possibile. Devono rientrare i due collaboratori spostati. E devono aggiungersi, se necessarie, nuove forze.. La vostra Commissione come sta indagando? .A luglio, dopo il vostro primo articolo, abbiamo attivato una procedura d.interesse. Stiamo cioË convocando i protagonisti del caso, compresi quelli istituzionali. Una volta ascoltati tutti, riferiremo a Camera e Senato e solleciteremo un intervento del governo.. A proposito del governo. Il sottosegretario di Stato per i rapporti con il Parlamento Cosimo Ventucci ha dichiarato che le istituzioni erano al corrente del piano Oceanic Disposal Management: quello che faceva capo al faccendiere Giorgio Comerio e che prevedeva lo smaltimento di rifiuti radioattivi sparandoli dentro missili nei fondali marini (di cui sono state trovate carte anche a bordo della Rosso). .Una cosa incredibile, questa dei missili… Mentre nel mondo si discute, anche appassionatamente, sulle modalit di stoccaggio e smaltimento delle scorie nucleari, scopriamo un progetto in apparenza fantascientifico e invece molto pi. vicino alla realt di quanto si pensi.. ” incredibile anche che alcuni Paesi europei abbiano, parole di Ventucci, .trattato e concluso contratti di smaltimento delle loro centrali nucleari tramite i missili.. Sono mai stati contattati, questi governi? E sono stati ascoltati i ministri citati nell.inchiesta dei magistrati? .A me risulta di no.. Com.Ë possibile, in questa situazione, che l.Unione Europea tratti le questioni ambientali in piena serenitÂ? .Il nostro Paese deve fare chiarezza e imporre questa storia all.attenzione non solo europea ma mondiale.. Lei esclude che il nostro governo sia stato coinvolto in questo piano di smaltimento di rifiuti nocivi? .Non mi sento di escludere nulla, anche se non so immaginare come. Tutto sar chiarito analizzando l.intreccio di interessi trasversali che negli ultimi vent.anni ha condizionato la situazione ambientale, in Italia e fuori.. Non crede che sia urgente un intervento del ministro dell.Ambiente Altero Matteoli? .Non Ë urgente: Ë necessario.. C.Ë molto da chiarire anche sulle cosiddette carrette del mare, ossia le decine di navi misteriosamente affondate nel mar Mediterraneo con presunti carichi radioattivi. Lei che idea s.Ë fatto? .” dagli anni Ottanta che i Lloyd.s di Londra ci segnalano questi affondamenti, diciamo cosÏ, atipici. I magistrati e le precedenti Commissioni parlamentari hanno indagato, trovando elementi di grande interesse. Ma non la prova sicura della presenza di rifiuti tossico-nocivi o radioattivi.. Si Ë mai andati fisicamente a verificare cosa c.Ë a bordo delle navi affondate? .No. Credo che non sia mai stato fatto nessun accertamento concreto. E credo anche che a questo punto sia indispensabile farlo.. Nel frattempo possiamo escludere che l.affondamento delle .navi radioattive. continui ad avvenire? .Se lo dicessimo sarebbe un falso. Per questo dobbiamo muoverci immediatamente, sfruttando tutta la tecnologia oggi disponibile.. Forse cosÏ potrebbe essere chiarito anche il rapporto tra questa storia e la tragica fine di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, suggerito dall.indagine. Lei cosa ne pensa? .” un fatto che Giorgio Comerio avesse affari anche in Somalia. Con altri soggetti senza scrupoli ha proposto alle autorit il progetto Urano: un piano di smaltimento di rifiuti speciali industriali che Ë formalmente fallito. Ma che non si esclude sia stato portato a termine.. Un.ultima domanda. Dal dossier The Network di Greenpeace risulta che Jack R. Mazreku, albanese con residenza a Montecarlo, Ë stato un manager della Oceanic Disposal Management di Giorgio Comerio. Lo stesso Mazreku ha versato per la concessione del porto di Lavagna, in Liguria, 56 miliardi di vecchie lire. Tutto normale? .La veritÂ Ë che non ne sappiamo niente. Ma approfondiremo, quanto prima..