Nella memoria si è aperta una falla
Nella memoria si è aperta una falla
I misteri del naufragio? I rifiuti tossici? L.inchiesta della Procura? Ecco come si difende l.armatore della Rosso. Fra contraddizioni e tanti .non ricordo. colloquio con Gianfranco Messina
23 settembre 2004
di Riccardo Bocca
Per la prima volta dopo 14 anni i vertici dell.armatore Ignazio Messina & C. parlano dell.incredibile vicenda di cui sono protagonisti. Per la prima volta rispondono a precise domande su quello che Ë successo il 14 dicembre 1990, quando la motonave Rosso spiaggiÚ sul litorale di Formiciche, nel comune di Amantea, provincia di Cosenza. La tesi della Procura di Paola, che ha ereditato l.inchiesta da Reggio Calabria, Ë questa: l.armatore Messina avrebbe cercato di affondare dolosamente la nave al largo della Calabria per smaltire illegalmente un carico di rifiuti tossici nocivi o radioattivi, ma il piano sarebbe fallito per le pessime condizioni del mare, il quale ha trascinato la nave fino a riva. Un episodio che, stando all.inchiesta, va considerato in un quadro pi. ampio e inquietante. Ossia il sistema clandestino pensato da alcuni faccendieri per smaltire milioni di tonnellate di rifiuti tossici affondandoli con le navi che li trasportavano. O addirittura, per disfarsene stipandoli in missili da sparare sotto i fondali marini, come previsto dal progetto di quel Giorgio Comerio, titolare della Oceanic Disposal Management, che ha poi preso accordi con svariati governi, europei e non. Cosa c.Ë di vero in questa vicenda? Hanno ragione i magistrati? Ha ragione il sottosegretario di Stato per i rapporti col Parlamento, Cosimo Ventucci, quando dice che il governo italiano era al corrente di queste vicende? Ha ragione il presidente della Commissione per il ciclo dei rifiuti Paolo Russo, quando parla di allarme nazionale e internazionale? O Ë tutta un.invenzione ai danni dell.armatore Messina e dei governi europei? Per capirlo .L.espresso. Ë andato nella sede centrale dell.armatore, a Genova, e si Ë trovato di fronte ai vertici dell.azienda: il presidente Gianfranco Messina – che ha risposto alle nostre domande – i due amministratori delegati, il direttore operativo, un consigliere delegato oltre a un consulente esterno. Tutti allineati su una certezza di base: .Ci troviamo di fronte a una quantit di stupidaggini, e lo dimostreremo.. Iniziamo da quando la motonave Rosso lascia La Spezia per il suo ultimo viaggio. ” il 6 dicembre 1990 e la Capitaneria di porto scrive: .Tutti i locali della nave si presentano in stato di completo degrado e abbandono (…), lo scafo e la coperta sono diffusamente interessati da vistosi e notevoli fenomeni rugginosi che lasciano seri dubbi al riguardo della consistenza e della robustezza (…), la zona prodiera si presenta come un ammasso di ruggine (…). Per i succitati motivi non Ë stato possibile esprimere il parere favorevole al rinnovo del certificato di sicurezza (riguardo alle) dotazioni d.armamento per nave da carico (…).. Eppure il giorno dopo la Rosso viene fatta partire. Come mai? .A noi questo rapporto non risulta (anche se Ë stato sicuramente ricevuto dagli armatori: agli atti c.Ë anche la loro risposta, ndr). Abbiamo un altro documento, sempre della Capitaneria di porto, in cui sono indicate irregolarit meno gravi, poi risolte. Creda: se la Rosso non fosse stata in condizione di partire, l.avrebbero trattenuta in porto.. Altra stranezza. Ha dichiarato Ciro Cinque, cuoco a bordo della Rosso: .Dopo l.incidente, parlando con gli altri dell.equipaggio., saltÚ fuori che .un cameriere che era sbarcato a Napoli aveva avvertito che quel viaggio non sarebbe stato concluso, e la nave non sarebbe tornata a La Spezia.. PerchÈ? .Giovanni Borrelli, sbarcato a Napoli, era un marinaio. E questi marinai ne raccontano una dopo l.altra di cazzate, ne fanno di cotte e di crude….. Dopo lo spiaggiamento vi siete affidati per il recupero della Rosso alla ditta olandese Smit Tak, specializzata secondo la Procura di Reggio Calabria in .bonifiche a seguito di incidenti radioattivi.. Come mai? .Era la pi. grande e famosa impresa del mondo.. Dopo 17 giorni, perÚ, le avete tolto l.incarico. Non era la migliore? .Dicevano che avrebbero recuperato la nave, ma era evidente che non ce l.avrebbero fatta. CosÏ abbiamo detto basta.. Parliamo dello squarcio che secondo voi avrebbe portato al quasi affondamento della nave. La Guardia di finanza e Nunziante Cannavale, titolare della ditta che doveva demolire la Rosso, hanno negato che esista. .La falla c.era, eccome.. Anche il sommozzatore incaricato ufficialmente di fare un.ispezione non l.ha vista. .Nessuno poteva vederla. La Rosso era inclinata e la falla era sotto la sabbia.. Un altro elemento chiave riguarda il carico della nave. Che cosa c.era a bordo? .Materiale regolare, tabacco e altre cose. Nove container pieni e 25 vuoti.. Ma Ë vero, come dice la Guardia di finanza, che il piano di carico non fu trovato e lo ha ricostruito a memoria il primo ufficiale di coperta? .Era lui l.incaricato del carico. Era giusto che lo facesse lui….. Poi la nave Ë stata demolita. Nel contratto che avevate con Cannavale era prevista la rimozione del relitto? .No. Soltanto la demolizione.. A .L.espresso. risulta che nel vostro contratto fosse prevista anche la rimozione. .E allora sar stata prevista anche la rimozione….. Fatto sta che ancora oggi sul fondale di Formiciche i sub hanno trovato una distesa di materiali riconducibili alla Rosso. E questo malgrado la Capitaneria di porto di Vibo Valentia affermi il contrario in un documento. .” pacifico che della roba sia rimasta la sotto. Non lo contesta nessuno.. A questo punto si possono ipotizzare nuovi reati, oltre all.affondamento doloso e lo smaltimento illegale di rifiuti pericolosi: la mancata bonifica e la discarica abusiva… .Questo lo dice uno del Wwf.. Questo lo dice anche il presidente della Commissione per il ciclo dei rifiuti, Paolo Russo. .Ne dice di cazzate, Russo… Prima di rilasciare dichiarazioni e sentenze perchÈ non ci ascolta?.. Argomenti da chiarire ce ne saranno. Ad esempio: quando Ë spiaggiata la Rosso conoscevate Giorgio Comerio, il faccendiere che secondo i magistrati proponeva ai governi di smaltire rifiuti radioattivi dentro missili da sparare sotto i fondali? .No, assolutamente.. A .L.espresso. risulta che ci sia stata una precedente trattativa tra voi e Comerio per l.acquisto della Jolly Rosso. .Noi trattavamo col dottor Bertone della Navemar, non sapevamo che fosse coinvolto Comerio. (tre ore dopo l.intervista l.armatore cambia versione, ammettendo di sapere che la societ con cui trattava agiva per Comerio). Il comandante in seconda della Capitaneria di Vibo, Giuseppe Bellantone, dichiara ai magistrati di aver trovato sulla Rosso una carta nautica e documenti che .richiamavano la natura della radioattivitÂ. e riconoscer nel progetto della Oceanic Disposal Management di Giorgio Comerio. Come mai c.erano quelle carte? .Non c.erano quelle carte. Sono balle. ” tutto un equivoco….. Testimoni dichiarano di aver visto camion che di notte trasportavano materiali dalla Rosso alla discarica di Amantea senza scorta delle autoritÂ. Un altro equivoco? .I testimoni dicono il falso. Anzi: dubito che ci siano, questi testimoni anonimi.. .L.espresso. ha verificato che ci sono e non sono anonimi. .Non ne sappiamo niente. E le spiego il perchÈ: non siamo mai stati sentiti dai magistrati. Nessuno ci ha considerato per 14 anni e nel frattempo siamo stati sputtanati a oltranza.. E perchÈ in 14 anni non avete sentito l.urgenza di presentarvi spontaneamente? .Non possiamo correre dietro a tutto… Comunque lo scorso giugno abbiamo contattato la Procura di Paola: ci Ë stato risposto che il sostituto Francesco Greco che segue l.indagine non ravvisa l.opportunit di incontrarci.. In attesa di essere ascoltati: non vi sembra gravissimo, in quanto armatori, lo smaltimento di tonnellate di rifiuti pericolosi con l.affondamento doloso di navi? E non vi augurate un.indagine a tutto campo? .Che indaghino pure, se Ë il caso. Che ci siano navi che sono state fatte affondare sar anche vero. Navi che hanno cambiato colori, nomi… Sono cose che succedono, purtroppo.. Nel 1997 sulla vostra banchina sono stati sequestrati un migliaio di fusti di rifiuti tossici, e nel 1999 il vostro responsabile alla sicurezza, l.ingegner Giuliano Rossetti, Ë stato condannato. Un brutto episodio… .La veritÂ Ë che i rifiuti tossico nocivi erano solo residui di lavori di ordinaria manutenzione. Niente di pi…