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Strano incidente stradale: in coma il figlio di Francesco Fonti

20 aprile 2010

GLI STRANI INCIDENTI DEI PENTITI CHE PARLANO DELLE “NAVI DEI VELENI

In coma dopo uno starno incidente stradale il figlio del pentito Francesco fonti che parlò di “navi dei veleni”. Pochi mesi fa un altro strano incidente al pentito Di Giovine prima di essere ascoltato dalla Commissione Ecomafie

di Nerina Gatti  – 16 aprile 2010

Fonte: http://www.nerinagatti.com/?p=1031


E’ in coma dopo uno strano incidente stradale il figlio di Francesco Fonti
, il collaboratore di giustizia che per primo aveva parlato dell’ accordo tra ‘ndrangheta, servizi segreti e alcuni politici per lo smaltimento dei rifiuti tossici e radioattivi con le cosìdette “navi dei veleni”.

Il giovane sarebbe finito con una macchina in un burrone, racconta l’avvocato di Fonti Claudia Conidi è ricoverato in terapia intensiva in un ospedale a Torino. “Mi auguro che questo sia solo un tragico incidente – afferma la Conidi- anche se trovo assai inquietante che pochi mesi fa sia capitato un altro strano incidente stradale al mio assistito Emilio Di Giovine, proprio nello stesso giorno in cui comunicò alla Commisione Ecomafie la sua volontà di essere ascoltato sulla vicenda delle navi dei veleni” .

Le dichiarazioni del pentito Emilio Di Giovine, boss del clan Di Giovine – Serraino, potrebbero avvalorare ciò che Francesco Fonti va dicendo da anni. Nel memoriale che consegnò alla Direzione nazionale antimafia nel 2003 e in sede di colloqui investigativi, Fonti aveva parlato anche di traffici di sostanze nocive e nucleari effettuati dal noto trafficante di armi olandese Theodor Cranendonk , che era in affari con i clan Serraino-Di Giovine di Milano. Cranendonk era stato condannato a 10 anni di reclusione nel 1999 dal Tribunale di Milano per aver fornito 30 bazooka alla cosca dei Di Giovine-Serraino, ma era riuscito ad evadere ed è stato arrestato qualche settimana fa a Rotterdam dalla polizia olandese. L’Italia dovrebbe chiederne l’estradizione per finire di scontare la pena. Staremo a vedere.

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